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Organi, documenti e normativa
Organi
I soci di Foncoop
I soci di Foncoop, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale, sono:
- Associazione Generale Cooperative Italiane – AGCI
- Confederazione Cooperative Italiane – Confcooperative
- Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue – Legacoop
- Confederazione Generale Italiana del Lavoro – CGIL
- Confederazione Italiana Sindacati lavoratori – CISL
- Unione italiana del Lavoro – UIL
L’Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei soci di Foncoop, in carica dal 16 luglio 2024, è così composta:
AGCI
Silvia Rimondi
Emanuele Monaci
CONFCOOPERATIVE
Sabina Valentini
Marco Venturelli
LEGACOOP
Gianluigi Granero
Antonio Zampiga
CGIL
Stefano Sabato
Martina Scheggi
CISL
Claudia Buschi
Anna Rosa Munno
UIL
Paolo Carcassi
Elena Giangreco
Il Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Foncoop, eletto dall’Assemblea dei soci il 16 luglio 2024, è così composto:
PRESIDENTE
Marco Menni – Confcooperative
VICE PRESIDENTE
Alessandro Spaggiari – Cisl
CONSIGLIERI
Francesca Mandato – Cgil
Marco Olivieri – Agci
Stefania Serafini – Legacoop
Valentina Verduni – Uil
Il Collegio sindacale
Il Collegio sindacale è stato nominato dall’Assemblea del 9 dicembre 2021 ed così composto:
PRESIDENTE
Davide Ferrando – nomina ministeriale del 18 ottobre 2022
MEMBRI EFFETTIVI
Luigi Federico Brancia
Egidio De Luca
MEMBRI SUPPLENTI
Danilo Battista
Stefano Filocamo
Documenti
Il Modello organizzativo 231
Foncoop, nel suo continuo impegno per la tutela di tutte le parti interessate, ha adottato un codice di condotta e delle procedure operative.
L’obiettivo è quello di conformarsi a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231 del 2001.
Modello organizzativo 231
Il Modello organizzativo 231 è uno strumento non solo per la prevenzione degli illeciti penali, ma soprattutto una precisa scelta di governance, attraverso un sistema formale di regole e principi di comportamento (come i regolamenti operativi) e di controllo che, nel rispetto del sistema di attribuzione di funzioni e deleghe e le procedure interne già esistenti, rende trasparente la nostra organizzazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Foncoop ha nominato l’Organismo di Vigilanza che può essere contattato per eventuali segnalazioni, comunicazioni o richieste di informazioni al seguente indirizzo e-mail: foncoop@organismodivigilanza.com.
Tale casella di posta elettronica garantisce ovviamente la massima riservatezza delle informazioni (gestita da soggetto indipendente e certificato).
In questa sezione troverete copia dei principali documenti relativi al Modello organizzativo 231, ed in particolare:
- il Codice etico
- il Modello 231 aggiornato dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2021
Per ogni informazione è possibile contattare la direzione del Fondo al numero 06 4404397 oppure inviare una mail a segreteria@foncoop.coop.
La certificazione di qualitа
Il Sistema di Qualità è stato certificato ISO 9001:2015 il 6 giugno 2018
Foncoop da sempre ricerca la qualità dei propri servizi attraverso:
- la competenza dei propri collaboratori
- una struttura organizzativa snella e flessibile
- l’assistenza, alle aziende aderenti al Fondo, tempestiva e continua
Foncoop fonda il proprio Sistema di Gestione Qualità sull’analisi dei fattori interni ed esterni che possono influenzare attivamente e passivamente l’attività del Fondo.
Fon.Coop si impegna a comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate rilevanti e a stabilire obiettivi per la qualità che tengano conto delle necessità aziendali e che siano compatibili con il contesto in cui opera il Fondo.
Le certificazioni
La strategia di Foncoop vede, in tale contesto, la definizione della propria politica per la qualità che mira, attraverso la realizzazione di un GSQ coerente con la norma UNI EN ISO 9001, al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- garantire alle associate che tutti i servizi a titolarità Fon.Coop siano mirati ed adeguati alle specifiche esigenze, sistematici e ripetibili;
- garantire un approccio orientato alla prevenzione dei problemi e al miglioramento continuo;
- sviluppare la valutazione dei risultati e degli esiti delle azioni svolte che tenda alla verifica di efficacia in una ottica orientata alle associate.
Il Regolamento generale di organizzazione, gestione, rendicontazione e controllo di Foncoop (2019)
Il decreto di approvazione dell’Anpal
La normativa
Il principale riferimento legislativo per i Fondi Paritetici Interprofessionali è l’articolo 118 della legge n. 388 del 23 dicembre 2000.
L’articolo è stato significativamente modificato da due interventi legislativi, l’ultimo del quale è stato introdotto nel 2019, l’altro risale al 2015.
La Circolare n° 10 del Ministero del Lavoro pubblicata il 18 febbraio 2016, attribuisce natura pubblica ai Fondi Interprofessionali e da indicazioni per l’acquisizione di beni e servizi e come gestire i contributi derivanti dallo 0,30% per il finanziamento delle attività formative.
Il Decreto legislativo n. 14 settembre 2015 n. 150 oltre a modificare l’articolo 118, istituisce l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal) che, in base all’articolo 9, ha competenze di vigilanza sui Fondi Interprofessionali; il decreto inoltre, all’articolo 1, istituisce la Rete nazionale per i servizi del lavoro, cui fanno parte i Fondi Interprofessionali.
La legge n. 92 del 28 giugno 2012 sulla riforma del mercato del lavoro (detta anche Legge Fornero) ha istituito l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASPI) divenuta, con il Decreto Legislativo 04/03/2015 n.22 , Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), all’interno della quale è ricompreso il contributo dello 0,30%; a partire dal 1 gennaio 2013 la legge Fornero ha ampliato le categorie di lavoratori per i quali, per intero o parzialmente entro il 2017, è versato il contributo.
Con l’articolo 19, comma 7 bis della legge 2/2009 sono stabilite le norme sulla mobilità tra Fondi, specificate nella circolare attuativa dell’Inps n° 107 del 10 ottobre 2009.
La normativa comunitaria
Gli interventi di formazione continua finanziati dal Fondo, per quel che attiene al Fondo di Rotazione, agli Avvisi Settoriali e Tematici si configurano come aiuti di Stato e devono quindi rispettare la normative comunitaria in materia.
La normativa comunitaria
Secondo la normativa comunitaria, le regole applicabili sono le seguenti:
REGOLAMENTO (UE) 2023/2831 DELLA COMMISSIONE del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».
REGOLAMENTO (UE) 651/2014, approvato il 1 luglio 2014 e valido fino al 31 dicembre 2020, che sostituisce ed abroga il precedente Regolamento CE 800/2008 sugli Aiuti di Stato per la formazione.
In seguito alla pubblicazione del regolamento comunitario, il Ministero del lavoro – Direzione generale per le Politiche attive, per il Lavoro e la formazione – ha emanato un regolamento specifico: “Fondi Interprofessionali per la formazione continua. Regolamento per la concessione di aiuti alle imprese per attività di formazione continua esentati ai sensi del Regolamento (CE) n. 651/2014” (approvato con D.D. 27\Segr. D.G.\2014 del 12.11.2014 e successivo D.D. 96\Segr. D.G.\2014 del 17.12.2014 di modifica – Direzione Generale per le Politiche Attive, i Servizi per il lavoro e la Formazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) – numero identificativo del Regime di Aiuti 83883.
Il regolamento ministeriale è inoltre accompagnato da una nota ai Fondi Interprofessionali del 22 dicembre 2014.
REGOLAMENTO (UE) N. 1407/2013 del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”.
REGOLAMENTO (UE) N. 1408/2013 del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis” nel settore agricolo.
REGOLAMENTO(CE) 717/2014, approvato il 27 giugno 2014 e relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”per i settori della pesca e dell’acquacoltura.
Le circolari inps
Circolare Inps n. 140 del 14 dicembre 2012
Assicurazione Sociale per l’impiego (ASPI), istituita dall’art. 2 della legge 28 giugno 2012, n. 92. Aspetti di carattere contributivo. La circolare, tra le altre indicazioni, specifica le norme relative al versamento, da parte dei datori di lavoro, dei contributi obbligatori per l’ASPI, compreso lo 0,30%.
Circolare Inps n. 107 del 1 ottobre 2009
Fondi interprofessionali per la formazione continua. Modifiche all’impianto normativo di riferimento. Istituzione di un nuovo Fondo. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti. La circolare Inps istituisce in particolare modifiche sostanziali sulla disciplina del funzionamento dei Fondi, in particolare sulle modalità di revoca (mobilità tra Fondi) e sugli effetti contabili delle adesioni. Particolarmente rilevante è la novità sugli effetti dell’adesione, che avverranno a partire dal mese immediatamente successivo. Da luglio 2009, l’impresa neoaderente comincerà a versare subito al Fondo l’intero ammontare dello 0,30% e non dal 1 gennaio dell’anno successivo.
Circolare Inps n. 54 dell’8 aprile 2009
Fondi interprofessionali per la formazione continua e operazioni societarie. Riflessi sulle attività gestionali. Precisazioni sulle modalità di revoca ai Fondi. La circolare annuncia che l’Inps sta predisponendo un’apposita codifica per le imprese interessate alle procedure di revoca.
Circolare Inps n. 34 del 19 marzo 2008
Fondi paritetici interprofessionali. Applicabilità agli operai del settore agricolo. Modalità di adesione ai Fondi paritetici interprofessionali. Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua in agricoltura. La circolare regolamenta l’adesione delle cooperative agricole.
Circolare n. 67 del 24 maggio 2005
Modifiche alla precedente disciplina. Istruzioni contabili. Variazioni sul piano dei conti. Questa circolare riordina e aggiorna le norme precedentemente emanate, in materia di adesione ai Fondi, sia dallo Stato che dallo stesso Istituto.
Disposizioni ministeriali (Verificare se da inserire)
I soci di Fon.Coop
- I soci di Foncoop, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale, sono:
- Associazione Generale Cooperative Italiane – AGCI
- Confederazione Cooperative Italiane – Confcooperative
- Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue – Legacoop
- Confederazione Generale Italiana del Lavoro – CGIL
- Confederazione Italiana Sincatati lavoratori – CISL
- Unione italiana del Lavoro – UIL
L’Assemblea dei Soci
L’Assemblea dei soci di Foncoop, in carica dal 16 luglio 2024, è così composta:
AGCI
Silvia Rimondi
Emanuele Monaci
CONFCOOPERATIVE
Sabina Valentini
Marco Venturelli
LEGACOOP
Gianluigi Granero
Antonio Zampiga
CGIL
Stefano Sabato
Martina Scheggi
CISL
Claudia Buschi
Anna Rosa Munno
UIL
Paolo Carcassi
Elena Giangreco
Il Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Fon.Coop, eletto dall’Assemblea dei soci il 16 luglio 2024, è così composto:
PRESIDENTE
Marco Menni – Confcooperative
VICE PRESIDENTE
Alessandro Spaggiari – Cisl
CONSIGLIERI
Francesca Mandato – Cgil
Marco Olivieri – Agci
Stefania Serafini – LegacoopValentina Verduni – Uil
Il Collegio sindacale
Il Collegio sindacale è stato nominato dall’Assemblea del 9 dicembre 2021 ed così composto:
PRESIDENTE
Davide Ferrando – nomina ministeriale del 18 ottobre 2022
MEMBRI EFFETTIVI
Luigi Federico Brancia
Egidio De Luca
MEMBRI SUPPLENTI
Danilo Battista
Stefano Filocamo
Il Modello organizzativo 231
Modello organizzativo 231: Fon.Coop, nel suo continuo impegno per la tutela di tutte le parti interessate, ha adottato un codice di condotta e delle procedure operative.
L’obiettivo è quello di conformarsi a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231 del 2001.
Modello organizzativo 231
Il Modello organizzativo 231 è uno strumento non solo per la prevenzione degli illeciti penali, ma soprattutto una precisa scelta di governance, attraverso un sistema formale di regole e principi di comportamento (come i regolamenti operativi) e di controllo che, nel rispetto del sistema di attribuzione di funzioni e deleghe e le procedure interne già esistenti, rende trasparente la nostra organizzazione.
Il Consiglio di Amministrazione di Fon.Coop ha nominato l’Organismo di Vigilanza che può essere contattato per eventuali segnalazioni, comunicazioni o richieste di informazioni al seguente indirizzo e-mail: foncoop@organismodivigilanza.com.
Tale casella di posta elettronica garantisce ovviamente la massima riservatezza delle informazioni (gestita da soggetto indipendente e certificato).
In questa sezione troverete copia dei principali documenti relativi al Modello organizzativo 231, ed in particolare:
- il Codice etico
- il Modello 231 aggiornato dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2021
Per ogni informazione è possibile contattare la direzione del Fondo al numero 06 4404397 oppure inviare una mail a segreteria@foncoop.coop.
La certificazione di qualitа
Il Sistema di Qualità è stato certificato ISO 9001:2015 il 6 giugno 2018
Fon.Coop da sempre ricerca la qualità dei propri servizi attraverso:
- la competenza dei propri collaboratori
- una struttura organizzativa snella e flessibile
- l’assistenza, alle aziende aderenti al Fondo, tempestiva e continua
Fon.Coop fonda il proprio Sistema di Gestione Qualità sull’analisi dei fattori interni ed esterni che possono influenzare attivamente e passivamente l’attività del Fondo.
Fon.Coop si impegna a comprendere le esigenze e le aspettative delle parti interessate rilevanti e a stabilire obiettivi per la qualità che tengano conto delle necessità aziendali e che siano compatibili con il contesto in cui opera il Fondo.
Le certificazioni
La strategia di Fon.Coop vede, in tale contesto, la definizione della propria politica per la qualità che mira, attraverso la realizzazione di un GSQ coerente con la norma UNI EN ISO 9001, al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
- garantire alle associate che tutti i servizi a titolarità Fon.Coop siano mirati ed adeguati alle specifiche esigenze, sistematici e ripetibili;
- garantire un approccio orientato alla prevenzione dei problemi e al miglioramento continuo;
- sviluppare la valutazione dei risultati e degli esiti delle azioni svolte che tenda alla verifica di efficacia in una ottica orientata alle associate.
Il Regolamento generale di organizzazione, gestione, rendicontazione e controllo di Foncoop (2019)
Il decreto di approvazione dell’Anpal
Il principale riferimento legislativo per i Fondi Paritetici Interprofessionali è l’articolo 118 della legge n. 388 del 23 dicembre 2000
L’articolo è stato significativamente modificato da due interventi legislativi, l’ultimo del quale è stato introdotto nel 2019, l’altro risale al 2015
La Circolare n° 10 del Ministero del Lavoro pubblicata il 18 febbraio 2016, attribuisce natura pubblica ai Fondi Interprofessionali e da indicazioni per l’acquisizione di beni e servizi e come gestire i contributi derivanti dallo 0,30% per il finanziamento delle attività formative.
Il Decreto legislativo n. 14 settembre 2015 n. 150 oltre a modificare l’articolo 118, istituisce l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal) che, in base all’articolo 9, ha competenze di vigilanza sui Fondi Interprofessionali; il decreto inoltre, all’articolo 1, istituisce la Rete nazionale per i servizi del lavoro, cui fanno parte i Fondi Interprofessionali.
La legge n. 92 del 28 giugno 2012 sulla riforma del mercato del lavoro (detta anche Legge Fornero) ha istituito l’Assicurazione Sociale per l’Impiego (ASPI) divenuta, con il Decreto Legislativo 04/03/2015 n.22 , Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI), all’interno della quale è ricompreso il contributo dello 0,30%; a partire dal 1 gennaio 2013 la legge Fornero ha ampliato le categorie di lavoratori per i quali, per intero o parzialmente entro il 2017, è versato il contributo.
Con l’articolo 19, comma 7 bis della legge 2/2009 sono stabilite le norme sulla mobilità tra Fondi, specificate nella circolare attuativa dell’Inps n° 107 del 10 ottobre 2009.
Gli interventi di formazione continua finanziati dal Fondo, per quel che attiene al Fondo di Rotazione, agli Avvisi Settoriali e Tematici si configurano come aiuti di Stato e devono quindi rispettare la normative comunitaria in materia.
La normativa comunitaria
Secondo la normativa comunitaria, le regole applicabili sono le seguenti:
REGOLAMENTO (UE) 2023/2831 DELLA COMMISSIONE del 13 dicembre 2023 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti «de minimis».
REGOLAMENTO (UE) 651/2014, approvato il 1 luglio 2014 e valido fino al 31 dicembre 2020, che sostituisce ed abroga il precedente Regolamento CE 800/2008 sugli Aiuti di Stato per la formazione.
In seguito alla pubblicazione del regolamento comunitario, il Ministero del lavoro – Direzione generale per le Politiche attive, per il Lavoro e la formazione – ha emanato un regolamento specifico: “Fondi Interprofessionali per la formazione continua. Regolamento per la concessione di aiuti alle imprese per attività di formazione continua esentati ai sensi del Regolamento (CE) n. 651/2014” (approvato con D.D. 27\Segr. D.G.\2014 del 12.11.2014 e successivo D.D. 96\Segr. D.G.\2014 del 17.12.2014 di modifica – Direzione Generale per le Politiche Attive, i Servizi per il lavoro e la Formazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) – numero identificativo del Regime di Aiuti 83883.
Il regolamento ministeriale è inoltre accompagnato da una nota ai Fondi Interprofessionali del 22 dicembre 2014.
REGOLAMENTO (UE) N. 1407/2013 del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”.
REGOLAMENTO (UE) N. 1408/2013 del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis” nel settore agricolo.
REGOLAMENTO(CE) 717/2014, approvato il 27 giugno 2014 e relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”per i settori della pesca e dell’acquacoltura.
Circolare Inps n. 140 del 14 dicembre 2012
Assicurazione Sociale per l’impiego (ASPI), istituita dall’art. 2 della legge 28 giugno 2012, n. 92. Aspetti di carattere contributivo. La circolare, tra le altre indicazioni, specifica le norme relative al versamento, da parte dei datori di lavoro, dei contributi obbligatori per l’ASPI, compreso lo 0,30%.
Circolare Inps n. 107 del 1 ottobre 2009
Fondi interprofessionali per la formazione continua. Modifiche all’impianto normativo di riferimento. Istituzione di un nuovo Fondo. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti. La circolare Inps istituisce in particolare modifiche sostanziali sulla disciplina del funzionamento dei Fondi, in particolare sulle modalità di revoca (mobilità tra Fondi) e sugli effetti contabili delle adesioni. Particolarmente rilevante è la novità sugli effetti dell’adesione, che avverranno a partire dal mese immediatamente successivo. Da luglio 2009, l’impresa neoaderente comincerà a versare subito al Fondo l’intero ammontare dello 0,30% e non dal 1 gennaio dell’anno successivo.
Circolare Inps n. 54 dell’8 aprile 2009
Fondi interprofessionali per la formazione continua e operazioni societarie. Riflessi sulle attività gestionali. Precisazioni sulle modalità di revoca ai Fondi. La circolare annuncia che l’Inps sta predisponendo un’apposita codifica per le imprese interessate alle procedure di revoca.
Circolare Inps n. 34 del 19 marzo 2008
Fondi paritetici interprofessionali. Applicabilità agli operai del settore agricolo. Modalità di adesione ai Fondi paritetici interprofessionali. Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua in agricoltura. La circolare regolamenta l’adesione delle cooperative agricole.
Circolare n. 67 del 24 maggio 2005
Modifiche alla precedente disciplina. Istruzioni contabili. Variazioni sul piano dei conti. Questa circolare riordina e aggiorna le norme precedentemente emanate, in materia di adesione ai Fondi, sia dallo Stato che dallo stesso Istituto.
Disposizioni ministeriali (Verificare se da inserire)